Lunedì: Chiuso
Martedì: 12:00 – 13:00, 19:30 – 21:00
Mercoledì: 12:00 – 13:00, 19:30 – 21:00
Giovedì: 12:00 – 13:00, 19:30 – 21:00
Venerdì: 12:00 – 13:00, 19:30 – 21:00
Sabato: Chiuso
Domenica: Chiuso
Nel cuore della capitale dei Duchi di Borgogna
Il ristorante gourmet CIBO è ospitato in un edificio in pietra della Borgogna del XVII secolo. Inondato di luce dall’ampio tetto in vetro, il ristorante si trasforma in una magnifica sala da pranzo all’aperto una volta aperto. Lo stile raffinato e contemporaneo si ispira alla tendenza Wabi-Sabi: materiali come il parquet provengono dalla regione e sono stati scelti per il loro aspetto patinato. La combinazione di questi materiali naturali crea un’atmosfera intima e rilassante in cui gustare piatti da gourmet.
Lo chef Angelo Ferrigno propone una cucina moderna e giudiziosamente creativa, che non gli impedisce di lavorare esclusivamente con prodotti locali selezionati nel raggio di 200 km. La sua cucina è naturale e di tendenza, di ispirazione nordica, con accenti crudi ma con una rara eleganza nel modo in cui veste i suoi piatti.
Cadre atypique
Climatisation


La sua cucina è diversa da tutte le altre e per una buona ragione: Angelo Ferrigno ha avuto una carriera relativamente semplice. “Mi sono formato ad Auxois. Cerco di essere un autodidatta. I miei colleghi che sono passati per le grandi case hanno più esperienza e strutture di me, ma io difendo il mio percorso professionale, che dimostra che ci sono altri modi per aprire un ristorante.
A soli 14 anni, l’adolescente si è formato presso il CFA di La Noue-Bourgogne, vicino a Digione, e ha scoperto il mondo dei ristoranti della Borgogna. Si è fatto le ossa presso L’Hostellerie d’Aussois, a Semur-en-Auxois, e L’Hostellerie de Levernois, a Beaune.
Nel 2012 è entrato a far parte de La Maison des Cariatides, a Digione, e ha fatto carriera fino a diventare chef nel 2015. “Mi sentivo a casa, ma sentivo regolarmente dire: ‘Da Angelo si mangia bene'”. Di conseguenza, nel 2018 e a soli 26 anni, ha deciso di aprire il suo ristorante, ma solo dopo due anni di lavoro il CIBO ha visto la luce. “Volevo sentirmi a casa; ho dovuto rifare tutto, dal pavimento al soffitto, per creare una cucina secondo i miei gusti”.
Nel piatto, lo chef borgognone mette al primo posto la sua terra d’origine, ma trae ispirazione anche dalle sue origini italiane e portoghesi. “È una cucina al passo con i tempi. Mi affido a produttori situati nel raggio di 200 km, ma perché non affidarsi anche a un’azienda locale specializzata in prodotti giapponesi? È stato premiato con 3 toques e promosso a Grand de Demain nella guida France 2022.
