Carta bianca a Jean Michel Feger

Sussurri e rivelazioni

È sempre sorprendente come la percezione dell’infanzia possa determinare il futuro di una persona.
L’odore del mondo mi è apparso nelle mie magiche peregrinazioni, nei miei giri in bicicletta, con il naso nel vento mentre esploravo il mio villaggio e la campagna intorno a Flaxlanden. Durante queste fughe, in segreto e in silenzio, ho costruito un vocabolario di odori, colori, consistenze e sapori che ora è un sottofondo musicale, una tavolozza vivente.
Questa vibrazione nell’aria delle mie domeniche alsaziane continuava d’estate in Mosella, nella fattoria di mio nonno: era un tuffo in un tempo di suoni, tatto e odori, nello spazio grezzo della vita rurale, e ne uscivo sempre sognante!
È stata la cucina a scegliere me, perché intorno a me, attraverso le voci delle piante, degli animali e delle persone, sentivo un mormorio pieno di fascino e di promesse; era quello della padrona esigente che è diventata.

Ricordo che mio padre voleva frequentare la scuola alberghiera e le cene di famiglia riflettevano questo desiderio.
Erano orchestrate con la precisione di un ristorante e, come in un ristorante, tutti facevano la loro parte.
Oggi il ristorante Il Cortile è senza dubbio l’espressione di questa storia.
È diventato il mio spazio di proiezione.
È il luogo in cui si incontrano le mie sensazioni passate e le mie visioni future.
È il luogo in cui si incontrano il mio rispetto per i prodotti e il mio rispetto per gli uomini e le donne che contribuiscono a questa esigenza di qualità e di verità che metto al di sopra di tutto e che si può ottenere solo se ci si mette il cuore.
Perché non si tratta di know-how, ma di amore!
Senza amore non ci può essere trasformazione, né superamento, né creazione.

Oggi, tutto contribuisce a questa ricerca: produttori appassionati, collaboratori leali e impegnati, uno spirito di apertura che ti invita a scoprire e ad ascoltare; perché la cucina non è fuori dal mondo, è nel cuore.
Il Cortile si trova nel centro della città di Mulhouse, una città piena di energia che da qualche tempo sta stuzzicando l’appetito di tutta la regione e non solo.
Una città ricca di diversità e di possibilità, questo è il suo posto!
Ammiro gli artisti e la loro capacità di cambiare le nostre percezioni.
Da parte mia, con molta umiltà, mi propongo anche di sorprendere, perché ci sono nuove idee con un nuovo sapore.
Sapendo che non c’è futuro senza passato, lavoro secondo le linee tradizionali, mantenendo sempre una nota italiana, mediterranea o forté, a seconda dei casi.
Ad esempio, attualmente sto lavorando a un filetto di cervo con gnocchi al pistacchio, rivisitando la tradizionale salsa Grand Veneur con una nota di amarena.
Alla faccia della fiducia!
È risaputo che a tavola spesso si rifà il mondo.

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